Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



venerdì, agosto 14, 2009

The Bees Of Summer


17 canzoni. Una dei Joy Division non fatta dai Joy Divison. Una dei Big Star non suonata dai Big Star. Una di Daniel Johnston non cantata da Daniel Johnston. Una che supera i sei minuti. Una sentita per caso in radio l’altro ieri. Una che pare uscita dall’america degli anni cinquanta. Una che inizia con: “1,2,3…”. Una con tante chitarre elettriche. Una acustica che più acustica non si può. Una col nome di un cappotto nel titolo. Una che fa dondolare la testa. Una che prende nome da un gioco di società. Una che non si capisce bene, ma è bella. Una che è “post tutto e post niente”. Una con la voce prima di tutto. Una che sembra partire e invece non parte mai.

La nuova compilation di Stereogram.

Si scarica da qui.

lunedì, marzo 09, 2009

Dischi Bizzarri




Dall'altra parte siamo ormai arrivati al secondo episodio di "Dischi Bizzarri".
Una rubrica scritta e pensata da Luca G (il tizio della foto, "quello dei Julie's Haircut), in cui ci si diverte a segnalare dischi non proprio convenzionali.

Qui trovate le prime due puntate:

Dischi Bizzarri #1: I Hate Music: a compilation of Output Recordings 1996 - 2006

Dischi Bizzarri #2: The United States Of America - LP (1968)

mercoledì, febbraio 11, 2009

Torneremo a pensare a La Quiete come ad un gruppo punk?


Io sono un coglione.
Lo dico prima. Alzo le mani.

Sono un coglione. E non nella accezione berlusconiana del termine.

Un coglione vero. Perché non so parlare e né so fare domande, come diceva quello, e perché mi sento inadeguato.

Anche se ho delle opinioni, anche se mi piacerebbe esternarle, riesco ancora a riconoscere e comprendere la mia piccolezza di fronte argomenti di così grande portata.

Perché i coglioni, quelli come me, sono quelli che sanno stare zitti mentre tutti si sentono in diritto di parlare.

Ho passato l’ultima settimana a leggere di tutto. E a leggerlo ovunque.

La questione morale e la legislatura, la religione e la medicina, l’amor proprio e quello cristiano.

Mi sono reso conto come ognuno di questi argomenti sia estendibile ad ogni aspetto della vicenda Englaro. Da quello politico/parlamentare a quello televisivo.

Mio padre mi ha passato un sacco di cattive abitudini, ma la peggiore di tutti è quella che mi costringe ogni giorno ad uscire di casa per comprare un quotidiano.
Quando capita anche due.

Abitudine che non riesco a scrollarmi di dosso, nonostante tutto, e che forse dovrei.

I giornali di oggi parlano tutti della stessa cosa. Della sconfitta della realtà e la vittoria dei reality.
Di Mentana che si dimette e del Grande Fratello che fa il record.
Ovunque si sottolinea la differenza del vero dramma, quello degli Englaro, utilizzando come se fosse uno specchio quello di cartapesta costruito dagli autori del GF.

Una sorta di doppio lynchano. Laura Palmer figlia adorata versus Laura Palmer Zoccola.

Eluana Englaro che muore ed una bionda coatta che viene eliminata perché ha preso a bicchierate un bullo di periferia.

E sapete che vi dico?

Io sto con la coatta e con il tipo da spiaggia.
Sto con il GF sempre in onda e X Factor.
Se mi sforzo un poco riesco addirittura a stare con gli Amici e con Maria.

Perché in tv la realtà non esiste. E non è mai esistita.

Porta a porta, Matrix di Mentana, lo specialone di Emilio Fede, sono reality esattamente come il Grande Fratello.

C’è la stessa pornografia dei sentimenti, anche se applicata alla notizia.

La stessa profonda disonestà intellettuale.

Meglio Morgan di Vespa. E meglio la zinnona di turno di Mentana.

Tutti hanno le stesso identico compito.

Quello di farci addormentare, e senza nessun decreto dietro l’angolo pronto a tutelarci.

Il paese reale non è quello che si nasconde nel trash, ma quello che ha bisogno del plastico di cogne per sentirsi informato.

E questa seconda settimana di febbraio è qui per ricordarcelo. Per sempre.

Niente baci alla francese...

martedì, febbraio 03, 2009

E pure sono vivo



Scusate il silenzio.
Ormai faccio sempre più fatica a stare dietro a questo bloggherello. E le cose sono destinate a peggiorare.
Ultimamente scrivo troppo e presto dovrò farlo ancora di più.
Magari sarebbe meglio chiudere, ma non ce la faccio.
Spero sempre di trovare il tempo e la voglia per aprire questa paginetta e buttare fuori tutto. Ho bisogno di sapere che c'è.

Nel frattempo Stereogram ha compiuto un anno e sono molto fiero della piega che le cose stanno prendendo da quelle parti.
Fateci un giro, ogni tanto, che mi mancate.

Mi sono anche aperto un piccoli spazietto per le cazzate. Un tlog.
Si chiama L'arte di guardarsi le scarpe 2.0. Si come LUI.
Più che altro ci sono foto e video, ma lo spirito è quello di un tempo.
Assolutamente cazzone e senza senso.

Sì, c'è anche 42. Ed è ancora in piedi.
Se vi fate un giro sul sito potreste imbattervi in una marea di novità. Ed altre ne arriveranno.

Ah, come al solito ho approfittato dell'inverno per far crescere a dismisura barba e capelli.
Non ho più una faccia, ma va bene così.

lunedì, dicembre 15, 2008

I dischi del 2008


Quest'anno ho fatto le cose in grande.Un pdf scaricabile con dentro la guida ai 31 (più 19) dischi del 2008.Si chiama 31/12, e si prende da qui.

(E' una cosa seria e a cui tengo molto. Non si paga. Fatela girare).

venerdì, dicembre 05, 2008

Domani sera. A GRATISE.



42 Night al Circolo degli Artisti.
Chi non viene ammazza il sabato.
(Il flyer bello bello è di Intweetion)

venerdì, novembre 28, 2008

204 pagine di puttanate sul cinema

Ma puttanate belle!



Non chiamatelo libro.
Chiamatelo come vi pare, ma non libro.

Al momento il modo migliore per definirlo mi sembra questo: "Parallelepipedo composto da fogli di carta con delle cose scritte sopra".

Fondamentalmente si tratta dell'ultima stronzatina fatta insieme ai mie amichetti.
Se passate qui spesso la storia dovreste conoscerla già, e comunque non ho intenzione di spiegarla.

In parole povere:
www.spoilerin.com
Un sito dove ci si diverte a rivelare i finali dei film.
Ci si diverte nel senso che i finali sono raccontati in chiave ironica, spesso anche totalmente surreale, oppure letterale, oppure quasi totalmente inventata (d'altronde certi finali ognuno li interpreta come può e come vuole).
Lo scopo di tutto è farsi due risate. Ma anche un pochino guastare la festa ai cinefili (mi hanno detto che è un "selling point". Io non so cosa sia. Il "selling point". Ma, oh, è così).

"La mamma di Psycho E' LUI con la parrucca".
Che sarebbe quel robo di carta di cui parlavo all'inizio.
Una raccolta delle cazzate scritte sul sito di poco sopra, più alcune inedite, altre rivisitate ed un'introduzione che secondo me è tanto bella che andrebbe letta comunque. Anche se non comprate il libr... il coso.
Che poi potreste comprarlo lo stesso, visto che costa solo diecipuntonovanta euro.
Un prezzo che giustifica un regalo di Natale. Soprattutto se non avete idea di cosa regalare per.

Comunque: è uscito mercoledì.
Dovreste trovarlo in ogni libreria del globo.
Oppure su IBS. Scontato.
La casa editrice è Rizzoli. La stessa di Cassano Antò e del libro di Guido Bagatta sui Jonas Brothers. Avevamo chiesto di essere inseriti nella collana "Grandi Autori", ma non hanno voluto. Peccato.

Se ne parla anche su Corriere.it (in homepage. Tiè) e Radio Capital ci ha fatto un'intervista che è diventata un podcast.
Insomma: 'sto coso di carta sembra quasi avere un senso.
Io ve l'ho detto.

(Se siete arrivati fino in fondo vi meritate lo streaming esclusivo del nuovo album di Neil Young. Nuovo nel 1968. E' qui).

(Se avete ascoltato il disco di Neil Young - è cosa buona e giusta - siete degni di venire a conoscenza di cosa c'è scritto all'inizio di pagina 75. "Si fa chiavare da Gesù").


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